una lacrima felice
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Una lacrima felice

Piove. Le gocce di pioggia sembrano tante calde lacrime che scendono dal cielo. Lulù, che è una bambina molto curiosa, si chiede: una lacrima può essere felice? Come possono essere le lacrime?
Luciano, un corvo saggio, la ascolta e decide di soddisfare la sua curiosità. A questo punto la pozza d’acqua sprofonda e Lulù si ritrova avvolta in una bolla d’acqua, immersa in un oceano sconfinato.
Qui troverà tanti abitanti che versano lacrime per motivi diversi. La seppia piange perché versa inchiostro e nessuno vuole giocare con lei. Anche la balena bianca è triste: le altre sono tutte grigie e lei si sente diversa. Lulù allora ha un’idea: con l’inchiostro della seppia la balena bianca può diventare grigia! In questo modo può rendere felici i due animaletti!
Più in là c’è uno spettacolo del pesce pagliaccio, e tutti piangono per le risate. Papà polpo invece piange commosso perché sta stringendo a sé tutti i suoi piccoli.
Lulù ha capito: ci sono tanti tipi di lacrime, anche lacrime di felicità, come quelle che sta versando salutando il corvo che la ha aiutata.



Una lacrima felice è un libro illustrato e scritto da Lisa Amerighi e pubblicato per la Pane e Sale editore.
La curiosità della piccola Lulù la porta alla scoperta delle varie emozioni che possiamo provare attraverso un elemento, la lacrima, che può essere in qualche modo frainteso. I bambini piangono perché fanno i capricci, perché cadono e si fanno male, non sanno però che si può piangere anche per la felicità o per la commozione.
Ritengo questo libro molto delicato e può essere un passo successivo alla scoperta delle emozioni. Dopo aver letto insieme Facciamo le facce della Gribaudo, o anche I colori delle emozioni, sempre della Gribaudo, Una lacrima felice può costituire un passo verso la crescita e la consapevolezza sia delle proprie emozioni, sia quelle delle persone vicine, per poterle comprendere e gestire meglio.
La struttura narrativa non è particolarmente originale e complessa: è una sequenza di incontri casuali ognuno dei quali necessario alla scoperta di una delle facce di un dado infinitamente poliedrico, come sono infinite le sfumature dei sentimenti umani. Particolare è la scelta di ambientare queste scoperte in fondo ad una pozza d’acqua divenuta magicamente un mare ricco di abitanti. La bambina si immerge in questo mare come fosse tornata ad uno stato prenatale, per poi riemergere e quindi rinascere una volta scoperti i vari significati che le lacrime possono avere.

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